Nota: Faraḥ Anṭūn, il filosofo
in La rivista di Arablit, a. XIV, n. 28, dicembre 2024, pp. 131-136.
Nel corso del XII secolo d.C. emerge un importante confronto intellettuale tra al-Ġazālī e Ibn Rušd, sfociato in due produzioni letterarie di grande rilievo: Tahāfut al-falāsifah (L’incoerenza dei filosofi) di al-Ġazālī1 e Tahāfut al-Tahāfut (L’incoerenza dell’incoerenza) di Ibn Rušd2. Questo incontro/scontro tra i due influenti pensatori si ripete a distanza di otto secoli, nel XX secolo, tra la corrente illuministica laica di Faraḥ Anṭūn e quella modernista islamica dello šayḫ Muḥammad ‘Abduh. Tale confronto condusse a una vera e propria polemica, che trovò spazio all’interno della rivista “al-Ǧāmiʿah” nel 1902 e, quindi, in forma di volume nel 1903. Essa è stata più recentemente ripubblicata, tra gli altri, in un libro con prefazione di Mīšāl Ǧiḥā3 e in un volume con introduzione di Ṭayyib Tīzīnī4.
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